MORALMODA x MOODMANAGEMENT

Una bellissima intervista per capire un po di più i mutamenti e cambiamenti nel mondo della Moda;

Grazie a @MoralModa Magazine

e a @Josip Grabovac

Riportiamo qui anche la versione integrale, in Italiano:

Nascono nel centro di Milano, da un connubio di esperienze quasi agli opposti, persone con vision diverse, le cui strade ad un certo punto si sono unite, dando vita ad una delle più forti e longeve realtà sul territorio nazionale;

Oggi, scopriamo assieme una realtà che lavora da anni nel mondo della moda Milanese, un’agenzia che è una Factory, che è tante cose: Un punto di riferimento per i giovani modelli, un supporto concreto per i brand, una fucina di nuovi talenti;

Cosa rappresenta per voi la “Milano City”:

Milano rappresenta per noi un punto di partenza, dove per molti è un punto di arrivo. A noi piace pensare che da qui, passa “tutto” e ci piace pensare di essere interconnessi con questo mondo, di poterlo plasmare ed influenzare, è una vision importante che suggeriamo a chiunque voglia immettersi in questo mondo;

Com’è iniziata la vostra storia?:

La nostra storia inizia 7 anni fa dall’incontro di alcuni professionisti che già lavoravano nel settore,  il panorama allora era molto diverso (pandemia a parte); Il mondo della Moda a Milano viveva un momento particolare, quasi di sospensione, o, se vogliamo, viveva grazie ad una certa “rendita” acquisita nel decennio precedente (cosa che sarebbe cambiata, ma ci arriviamo dopo).

In un panorama fertile e sano non mancava certo la concorrenza, il primo scoglio da superare era imporsi sul panorama prima cittadino, e dire “cittadino” a Milano equivale a dire nazionale, per poi arrivare a toccare i grossi flussi di business internazionali, ci siamo riusciti grazie ad una serie di operazioni che al tempo ebbero un grande effetto, ad essere sinceri a rivederle oggi, ci leggiamo dentro anche un pizzico di sana incoscienza; Siamo comunque certi che oggi ripetere “l’esperimento” sarebbe impossibile troppe cose sono cambiate, alcune in meglio altre in peggio;

Quali sono le scelte più importanti che avete intrapreso e che vi hanno caratterizzato?:

Siamo partiti dal naming, non è una faccenda facile quella di scegliere un nome, cioè, “il” nome giusto. Dobbiamo dire che siamo stati fortunati (o bravi?), cercavamo qualcosa che esprimesse in pieno quella che era la nostra vision, che trasmettesse subito un messaggio chiaro e semplice, non fraintendibile, la fortuna volle che nel nostro panorama nessuno avesse colto l’opportunità di individuare la forza all’interno del naming; MOOD Management. Il nome lo avevamo, ora bisognava dargli un design che fosse senza tempo. E qui la nostra Factory ci è venuta molto utile, dovete sapere che intorno alla struttura, gravitano da sempre diversi artisti, creativi, designer, fu facile chiedere ad alcuni di loro di disegnare il brand, dargli una forma, e fare centro alla prima occasione; Tutto nacque da quella fucina di idee, il logo che vedete ora, non è mai stato cambiato. Lo troviamo ancora fresco ed attuale, fra tutte le cose che potremmo raccontarvi credo che gran parte del nostro percorso sia stato legato a questo nome e a questo design;

è stato difficile partire?

I primi lavori che abbiamo gestito sono stati accompagnati, come comprensibile, da una grande dose di energia, erano la base di partenza su cui abbiamo basato il nostro successo. Ad essere sinceri, oggi un operazione del genere sarebbe impossibile, il mercato è molto cambiato, per quanto le pubbliche relazioni giochino ancora un ruolo fondamentale, il sistema gestito dalle case di produzione, ha, negli anni, preso il sopravvento; Questo ha portato molti equilibri a cambiare, oggi c’è molta più struttura e preparazione, un panorama che ci piace e che comprendiamo molto bene, diciamo che non guardiamo al passato con malinconia; 

La ricerca dei modelli? è stata difficile?

No, non fu un operazione difficile, le esperienze precedenti dei soci fondatori sono state fondamentali per dare la giusta spinta alla struttura; Ma la vera rivoluzione arrivò solo 4 anni fa, quando l’agenzia decise di investire su un sistema innovativo di gestione dei modelli, un gestionale di nuova concezione che consentiva (e consente) di evadere la richiesta dei clienti nel giro di pochi minuti. A differenza dei competitor che spesso impiega anche qualche giorno, questo ha rappresentato la spinta decisiva per far decollare la struttura, che oggi si impone sul mercato Milanese, competendo con le agenzie dette “major”

Sono cambiate tante cose dalla vostra fondazione?

Il panorama lavorativo oggi è molto cambiato, possiamo dire che in questi anni di attività abbiamo passato già 3 generazioni, e possiamo parlare di scenari completamente diversi. sicuramente l’ingresso dei creativi  ha portato tanta innovazione, sopratutto grazie al sistema universitario che, nel tempo, ha sfornato nuove generazioni di professionisti, preparati e consapevoli, questi hanno avuto un’impatto considerevole nel mercato. Possiamo dire che le nuove leve, partendo dal basso, dagli stage, dal portare il caffè ai grandi art director, abbiano negli anni “risalito” tutta la filiera, arrivando finalmente oggi a ricoprire le alte cariche di settore, gestendo budget importanti, e decidendo di fatto la sopravvivivenza del brand; Vediamo oggi, struttura, tecnica, e metodo, che si sposano perfettamente con l’arte e la creatività; Forse più che un tempo vediamo un futuro molto promettente con ampie possibilità

I social media ed il digitale hanno impattato in maniera importante sul nostro mondo? 

Non sappiamo dire ad oggi se ci stanno aiutando o danneggiando, sicuramente ci sono, e vanno presi in considerazione. Riceviamo quotidianamente sui nostri profili social centinaia di richieste da parte di aspiranti fotomodelli, i brand cercano sempre più spesso i futuri modelli sui social media, ed il numero dei like\follow ogni giorno pesa un po’ di più; Ci misuriamo quotidianamente con questo aspetto che si è innestato nel nostro lavoro, con conseguenze spesso contraddittorie, per certi versi questa tendenza aiuta molto le aziende ed i modelli ad emergere, dall’altro però, tutti quei ragazzi che non hanno una “social vision” vengono penalizzati nonostante abbiano buone caratteristiche e competenze.

Che consigli dareste alle nuove generazioni che vogliono iniziare un percorso nella moda?

Studiare, formarsi, prepararsi a qualche sacrificio, e sopratutto ricordarsi sempre che questo è un settore lavorativo come qualunque altro.

Ringraziamo quindi una delle realtà che già ci ha colpito nel panorama Italiano, se avete qualche aspirazione o qualche sogno, magari nel cassetto non esitate a contattarli, da loro troverete, professionalità competenza, e anni di esperienza;

Vi lasciamo con una delle frasi più famose di uno degli artisti più importanti della nostra era:

“Non seguire i trend. Non lasciare che la moda ti possieda, sii tu a decidere chi sei, ciò che vuoi esprimere nel modo in cui vesti e il modo in cui vivi.” – Gianni Versace