Prada 365, un nuovo modo di vedere la pubblicità di moda | MOOD Management

Prada propone un nuovo modo di interpretare la pubblicità di moda, immagini che vengono proposte in divenire per reinterpretare il concetto della campagna di moda. 365 saranno gli scatti di Willy Vanderperre, che Prada propone per pubblicizzare le future collezioni, a  partire da quella per la primavera/estate 2017. 365 è un concetto innovativo di fare pubblicità, che presenta molteplici interpretazioni delle collezioni Prada.
Invece di rappresentare una sola e singola idea attraverso diverse immagini per tutta la stagione, Prada decide di avvalersi di narrazioni diverse, di storie differenti che rappresentano un mondo in divenire in più dimensioni. Diversi punti di vista creano la complessità delle immagini, la quale si riflette in quella che è la complessità della realtà stessa.
Cinque sono le identità visive proposte dalla nuova campagna di Prada (Pathways, Frontiers, Stations, Exits e Terrains), che rappresentano cinque scene di una stessa storia, unite dallo stile riconoscibile del fotografo e dall’estetica inconfondibile del Brand.
Il progetto si concentra sulla differenza degli ambienti e non solo: si passa dall’ufficio alla spiaggia, dal bianco e nero al colore e dai volti nuovi a quelli esclusivi e affermati, tra cui Jude Law, al centro della campagna men. Tutto è diverso, ogni immagine lo è, proprio per marcare il concetto dei diversi punti di vista che caratterizzano il mondo.
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Storia:

Originariamente nota come Fratelli Prada, la casa di moda fu fondata nel 1913 dai fratelli Mario Prada e Martino, i quali aprirono un negozio di cuoio, borse, accessori da viaggio e di lusso nella Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Ben presto, grazie all’alta qualità dei prodotti, la boutique divenne un punto di riferimento per gli acquisti dell’alta borghesia e aristocrazia europea, divenendo nel 1919 fornitore ufficiale della Real Casa di Savoia.

Nessuno dei figli maschi di Mario volle partecipare all’impresa, così fu la figlia Luisa ad entrare nell’azienda e, dopo la morte del padre avvenuta nel 1958, a diventarne la proprietaria. Nel 1971 un’altra donna, Miuccia, figlia di Luisa, entra nell’azienda, diventandone proprietaria nel 1978. Alla fine degli anni settanta, quando Miuccia salì alla dirigenza, il giro d’affari del marchio si aggirava intorno ai 450.000$, cifra ben lontana dai fasti dei primi anni; uno dei primi passi mossi dalla nuova presidente, abile stilista, ingegnosa e determinata, ma poco esperta nel campo economico e gestionale, fu siglare un accordo con un imprenditore conosciuto un anno prima, Patrizio Bertelli, proprietario della società I pellettieri d’Italia (IPI), un’azienda attiva nel mercato del cuoio: la collaborazione combinò la fantasia della stilista e la capacità imprenditoriale dell’industriale. L’alleanza durò fino al 2003, anno in cui l’IPI venne definitivamente incorporata nel marchio Prada.

Negli anni ottanta la sinergia portò i due a sposarsi nel 1987; dal punto di vista professionale la creatività della stilista unita alle capacità imprenditoriali di Bertelli, portarono il marchio a riemergere dal periodo di stallo con una serie di borse ed accessori innovativi, ed ad un’adeguata campagna pubblicitaria. La prima sfilata del marchio avvenne nel 1988, all’interno della collezione autunno/inverno 1988; cinque anni dopo, nel 1993, Miuccia Prada fonda Miu Miu, con il quale distribuisce capi femminili più sperimentali e moderni. Nello stesso anno esce anche la prima collezione Prada Uomo. Risale invece al 1997 la prima collezione Prada Sport. L’11 ottobre 1999 acquisisce per 106 milioni £[5] il 75,3 % delle azioni dell’azienda inglese Church’s, divenendone azionista di maggioranza;[6] dopo un accordo finanziaria e una cessione del 45% nel 2003 alla società svizzera Equinox, Prada acquista definitivamente il marchio inglese nel 2006.

Dal 2000 Prada è lo sponsor ufficiale di Luna Rossa, barca a vela partecipante all’America’s Cup. Nel 2009 Il Gruppo Prada si quota sui mercati finanziari, collocandosi nella borsa di Hong Kong e cedendo il 20% delle azioni, con una dote di circa 2,14 miliardi di dollari. Nel 2010 amplia ulteriormente il suo portafoglio di marchi con l’acquisizione della Car Shoes di Alberto Moretti.

Il 14 marzo 2014 Prada annuncia l’acquisto dell’80% della storica pasticceria milanese Marchesi, dopo aver tentato senza successo di acquisire Cova nel 2013, che ha ceduto l’80% delle sue quote al colosso francese del lusso LVMH per 32,8 milioni di euro.[7]

Nei primi mesi del 2007 è stato lanciato il Prada Phone, un telefono cellulare nato dalla collaborazione tra il marchio Prada e LG Electronics.

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