VIVIENNE WESTWOOD + GREENPEACE – MOOD management

MOOD MANAGEMENT Agenzia di Moda e Spettacolo oggi ci parla di grandi accoppiate:

Vivienne Westwood si é unita a Greenpeace nel tentativo di salvare l’Artico. La stilista ha creato una tshirt e ha chiamato 60 top celebrities come Kate Moss, Ozzy Osbourne, Naomi Campbell, Sir John Hurt, Pamela Anderson, Hugh Grant e cosi via… Tutti hanno posato per le lenti del fotografo Andy Gotts nell’arco di 18 mesi e, adesso, le foto saranno esposte nella stazione Waterwood della metro di Londra fino a questa domenica.
Le tshirt sono in vendita nel store on line di Vivienne Westwood. Tutto il ricavato andrà ai programmi di Greenpeace nel Artico.

 

Nasce l’8 aprile 1941 a Tintwistle, un piccolo villaggio del Derbyshire, in Inghilterra, con il nome di Vivienne Isabel Swire, figlia di Gordon e Dora Swire. Frequenta la Groppor Grammar School. Nel 1958 la famiglia si trasferisce a Londra, dove lei studia moda e oreficeria alla Harrow School of Art. Abbandonata l’università, trova lavoro e studia per diventare insegnante. Nello stesso periodo crea dei gioielli, che poi vende sulle bancarelle di Portobello Road.

Nel 1962 sposa Derek Westwood, da cui prende il cognome, realizzando da sola il vestito per la cerimonia. La coppia ha avuto un figlio l’anno seguente, Benjamin.

L’inizio della relazione con Malcolm McLaren, destinato a diventare il manager dei Sex Pistols, pone fine al suo matrimonio. Nel 1971, la coppia apre il loro primo negozio, Let it Rock, al 430 di King’s Road di Londra. Il negozio prese diversi nomi nel corso degli anni, seguendo l’evoluzione stilistica di Vivienne: nel 1972 Too fast to live too young to die, nel 1974 Sex in seguito Seditionaries e infine World’s End, rimasto fino ad oggi e conosciuto per la celebre insegna con l’orologio che gira al contrario. Nel 1967, nasce loro figlio, Joseph.

Negli anni settanta Vivienne Westwood contribuì a creare lo stile punk, con creazioni stravaganti e provocatorie. La prima sfilata della Westwood a Londra è del marzo 1981, con la collezione Pirate. I suoi modelli non traevano più ispirazione soltanto dalla moda di strada e dal mondo giovanile, ma da tradizione e tecnica. La sua ricerca, prendendo vari spunti dalla storia del costume del XVII e XVIII secolo, ha esplorato tutte le epoche: la Westwood è stata la prima stilista contemporanea a riproporre con determinazione, modernizzandoli, il corsetto e il faux-cul, elementi di sartoria che sembravano ormai sepolti in un tempo lontano. La sua ispirazione trae inoltre forza da varie influenze che le derivano dall’amore per la storia, la pittura e l’impegno sociale e politico.

Nel 1992 ha sposato un suo studente di moda, l’austriaco Andreas Kronthaler.

Nel settembre 2005 Vivienne Westwood ha deciso di dare il suo pieno appoggio al movimento per la difesa dei diritti civili Liberty creando delle t-shirt da collezione che recano lo slogan I AM NOT A TERRORIST, please don’t arrest me. Non a caso alcune sue collezioni si intitolano Propaganda, Active Resistance e Active Resistance to Propaganda e testimoniano il suo forte dissenso nei confronti delle amministrazioni Blair e Bush.

Nella sua carriera ha ottenuto varie onorificenze. Nel 2005 è stata insignita del titolo di Ufficiale dell’Impero Britannico, mentre l’anno successivo diventa Dama di Commenda dell’Impero Britannico. È stata premiata due volte come “stilista britannica dell’anno”.

di MOOD MANAGEMENT